venerdì 18 novembre 2016

Lettera d'odio - Video e Testo (commentato) di un illuso

Salute, Esploratori.

Diverso tempo fa dedicai una lettera d'odio alla scrittura; oggi, sempre grazie alla OzneProduction, è diventato un breve video lungo 2 minuti. 
La voce è di Canio Manniello.

Enjoy:



Il testo (commentato) 


Amarti è la cosa peggiore che potesse capitarmi.

 Amarti è sognare di avere le ali e svegliarsi in una cella buia grande poco più della tua testa.
(Provate a scrivere per diverse ore; tornare alla realtà, poi, non è cosa facile)

Amarti è sfiorare le vette delle montagne più alte del mondo e svegliarsi in un fosso.

Amarti è licenziare Dio per un istante e svegliarsi tra le fiamme degli Inferi.
(Poter creare, dirigere, dipingere un intero mondo; mentre fuori da quel mondo guidare il proprio destino è un po' come afferrare un pugno di sabbia e stringerla forte tra le dita, nel vano tentativo di non lasciarsela sfuggire)

 Amarti è costruire una felicità fatta di polvere e svegliarsi nel mezzo di una tempesta.
(Basta un pensiero fuori posto, il cellulare che suona, qualcuno che spezza la tua concentrazione e tutto finisce. Prima eri lì, felice, ora è bastata una sottile brezza a svegliarti dall'illusione)

 Amarti è toccare con mano il sole e lamentarsi delle dita bruciate, è soffrire ed essere incapace di accettare il dolore, è uccidere un uomo e piangere sul suo cadavere.
(Ne è la prova questa lettera. Continuo a farmi del male e lamentarsene è un po' la cura a questo dolore)

 Amarti è commettere più volte lo stesso sbaglio, lo stesso omicidio.

 Amarti è chiedere scusa per lo stesso errore, è dire ti amo a chi non ti ama e ti odio a chi non ti odia.

 Amarti è vivere in eterno sotto una lapide, sepolto da un metro di terra e cento chilometri di aria.

 Amarti è vivere in eterno in una gabbia ed essere libero soltanto di odiare.

 Amare te è...

 Amare la scrittura è la cosa peggiore che potesse capitarmi.
(Invidio chi ama ciò che lo rende libero dall'illusione)